Convegni e pubblicazioni

2018

Melanconia con furore (Galleria Marelia) Melanconia con furore

Tipologia: pubblicazione
Autore: a cura di Paola Casari
Tipo di copertina: flessibile
Pagine: 22
Iconografia: fotografie a colori
Formato: cm 14X21

Catalogo della mostra con sede presso la Galleria Marelia (via Torretta, 4 – Bergamo).
Disponibile anche online.

2015

Expo 1906 in 3D (Cisalpino/Monduzzi, Milano)

Tipologia: pubblicazione
Autore: Claudio Centimeri
Tipo di copertina: brossura
Pagine: 159
Ref. codice: LE 1070
Iconografia: illustrazioni a colori in 3-D
ISBN: 978-88-205-1070-1
Formato: 17X24

Expo 1906 in 3D

L’Esposizione internazionale di Milano del 1906 diventò protagonista di una raccolta di stereofotografie che in questo volume vengono riproposte accompagnate da testi dell’epoca. Gli scritti sono tratti principalmente dalla Guida-album ufficiale e da altre pubblicazioni dedicate all’Esposizione. Interessanti gli articoli comico-satirici della rivista milanese “Guerin Meschino”, che pubblicò per l’occasione la Guida-ricordo dell’Esposizione. Alla storia della costruzione del traforo del Sempione, catalizzatore dell’evento, viene dedicato un capitolo, con immagini tratte da stereo-diapositive su vetro del collezionista Ampelio VimercatiRischa Paterlini invece, curatrice d’arte, dipinge il Liberty milanese (stile architettonico imperante nei padiglioni dell’Esposizione) con un capitolo illustrato da stereofotografie scattate oggi. È sufficiente indossare gli occhialini a lenti colorate ed osservare le immagini contrassegnate dall’apposito simbolo. L’opera diventa così un curioso mezzo per rivivere la Belle Époque italiana e immergersi nell’evento più importante del periodo.

Viaggio in 3D nell’Antico Egitto (Adarte, Torino)

Tipologia: pubblicazione
Autore: Claudio Centimeri e Olimpia Soleri
Tipo di copertina: brossura
Pagine: 128
Iconografia: illustrazioni a colori in 3-D
ISBN: 978-88-89082-57-7
Formato: cm 18X24

Viaggio in 3D nell'Antico EgittoUno sguardo sulla terra dei faraoni attraverso immagini tridimensionali scattate con il più moderno ritrovato della fotografia di allora, la stereoscopia, tratte dal volume del 1908 Egypt Through The Stereoscope del celebre egittologo statunitense James Henry Breasted (1865-1935). Breasted ebbe la prima cattedra di Egittologia degli Stati Uniti presso l’Università di Chicago, ove fu il fondatore del prestigioso Chicago Oriental Institute. La stereoscopia, rivoluzionaria tecnica fotografica di gran moda all’inizio del secolo scorso, permette di realizzare immagini che, osservate attraverso un apposito visore, appaiono tridimensionali, dando l’impressione di essere realmente nel luogo immortalato dall’obiettivo. Oggi, dopo più di un secolo, una selezione degli stereogrammi originali ritorna a vivere trasformata, mediante la tecnica anaglifica, in attualissime fotografie tridimensionali, da osservare con l’ausilio di occhiali 3-D allegati al volume: siti archeologici, città, usi e costumi del Paese con vedute che danno l’impressione di entrare nei luoghi stessi, paesaggi di un Egitto d’antan, sempre più rari in un mondo che cambia vertiginosamente, ma che riflettono le sensazioni di altri viaggiatori e archeologi di quegli anni. Commentano e arricchiscono le immagini brevi testi con curiosità su luoghi, personaggi e monumenti dell’Egitto antico e moderno.

Venghino, signori, venghino! Ecco il cinematografo tridimensionale del Sempione

Tipologia: convegno
Relatori: Claudio Centimeri. Rischa Paterlini e Ampelio Vimercati
Letture a cura di: Riccardo Buffonini
Luogo: Fondazione Portaluppi (Milano)
Musica: Alessio Sabino, Andrea De Santis, Sara Mazzei e Sabrina Olivieri;

Fondazione Portaluppi

Presentazione al pubblico del volume “Expo 1906 in 3-D”, in occasione di Bookcity 2015 (Milano), con letture e musica.

FONDAZIONE PORTALUPPI

La Fondazione è situata nel centro di Milano, in un edificio progettato da Piero Portaluppi alla fine degli anni trenta. Significativamente i locali che accolgono la Fondazione sono gli stessi che ospitarono lo studio dell’architetto.
Il restauro dello spazio è stato progettato in modo da recuperare molti particolari allora esistenti. In rispetto del gusto e delle scelte dell’architetto, è stata in parte ripristinata la suddivisione originaria degli ambienti, restaurati i marmi pregiati della pavimentazione, i colori delle rifiniture e ricostruita e ampliata la biblioteca.
Lo spazio si suddivide in due ampie sale, adibite a mostre e conferenze ed una che ospita la biblioteca e l’ufficio dei conservatori. Le finestre si affacciano su un cortile interno al quale si può accedere in primavera ed estate. La biblioteca ospita gli scritti di Portaluppi e la bibliografia sulla sua opera. La Fondazione conserva e mette a disposizione degli utenti una vastissima collezione di riviste d’architettura di tutto il mondo.

2016

Museo della Follia, da Goya a Bacon (Contemplazioni)

Tipologia: pubblicazione
Autore: a cura di Vittorio Sgarbi  (autori: Sara Pallavicini, Giovanni Lettini, Cesare Inzerillo, Stefano Morelli)
Tipo di copertina: rigida
Pagine: 313
Iconografia: illustrazioni a colori
Formato: cm 29X29

Museo della FolliaCatalogo della mostra con sede presso il Musa di Salò (Brescia). Testi di autori vari ed immagini degli artisti in esposizione.

MUSA, MUSEO DI SALO’

Il MuSa, inaugurato nel giugno 2015, attraverso le raccolte, l’allestimento e ancor più attraverso le iniziative che ne faranno un luogo vivo della cultura, vuole essere un luogo in cui raccogliere, interpretare, comunicare alla comunità e a quanti visitano Salò e il Garda, l’identità della città, i suoi tesori, il suo contributo alla storia nazionale.

2017

Museo della Follia, da Goya a Maradona (Contemplazioni)

Tipologia: pubblicazione
Autore: a cura di Vittorio Sgarbi  (autori: Sara Pallavicini, Giovanni Lettini, Cesare Inzerillo, Stefano Morelli)
Tipo di copertina: rigida
Pagine: 313
Iconografia: illustrazioni a colori
Formato: cm 29X29

Catalogo della mostra con sede presso il Basilica di Santa Maggiore alla Pietrasanta (Brescia). Testi di autori vari ed immagini degli artisti in esposizione.

BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE ALLA PIETRASANTA

La chiesa è rimasta chiusa per decenni, ospita oggi il Museo della Follia. La denominazione “della Pietrasanta” è dovuta ad una pietra custodiata all’interno che, quando la si baciava procurava l’indulgenza. La tradizione vuole che vi sia stato sepolto papa Evaristo. Il campanile, in laterizio, in stile romanico, risale all’XI secolo; si tratta di una delle più antiche torri campanarie d’Italia e conserva numerosi elementi architettonici e iscrizioni di epoca romana, in marmo, rilavorati e riutilizzati come blocchi da costruzione. Tale particolarità è dovuta al fatto che nello stesso luogo sorgeva in epoca Romana un grande tempio dedicato alla Dea Diana. La facciata della chiesa è addossata ad un corpo laterale composto dalla Cappella Pontano e dalla settecentesca Cappella del Salvatore.