La luce è il mezzo preferito per l’espressione dell’arte; può essere assorbita, riflessa o rifratta. Attraverso la luce possiamo percepire – ad esempio – arte, pittura, cinema. Ed attraverso la luce si vede ciò che si fa. L’elemento luce diventa il mezzo preferito dall’artista, da sempre appassionato di immagine in tutte le sue forme. A partire da illustrazione e pittura, per passare attraverso la fotografia, per arrivare a cinema e video (mezzi approfonditi nella sezione Movimento). Ogni immagine può essere veicolata in diversi modi, a seconda del’argomento e del concetto.
La ricerca allora si sposta partendo dalla storia dell’immagine, verso l’anamorfosi, che deforma il soggetto rappresentato, e lo rivela solo in determinate condizioni di osservazione. L’anamorfosi reinterpreta la realtà distorcendola e restituendola a seconda del proprio “io”.
Un altro mezzo di indagine nel mondo dell’immagine svelata è l’uso della litofania, che rivela il soggetto solo in particolari condizioni di luce.
Ma la fotografia stessa è un mezzo dalle incredibili potenzialità espressive. Esso infatti può veicolare il soggetto nel modo più obiettivo possibile (non a caso è l’elemento fondamentale delle fotocamere); può (anche) raccontarlo nella sua essenza, senza la manomissione delle sostanze fotosensibili applicate sulla superficie del negativo.
La fotografia non sviluppata (il negativo) allora diventa il miglior mezzo per veicolare una realtà bidimensionale, perchè senza l’intervento umano incorpora in sè tutte informazioni possibili della realtà del soggetto ripreso.